Ritorno al Barocco


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I Tre controtenori all’Opera di Roma

Un bella serata di musica, quella di Venerdì 20 ottobre al Teatro dell’opera di Roma.

Prima dell’ultima replica del “Giulio Cesare in Egitto” di G.F. Händel, si è svolto un recital dei tre controtenori protagonisti dell’opera del grande compositore barocco.

In programma musiche di Vivaldi, Händel, Vinci, Porpora, Broschi, Gluck e Rossini, con due bis a tre voci: ancora Händel e poi la ciliegina sulla torta di “Sound the trumpet” di Purcell.

Veniamo ai tre protagonisti.

Raffaele Pe è un controtenore maturo, con voce calda, leggermente scura, purezza e chiarezza di suono, decisamente ad altissimo livello, paragonabile ai grandi maestri della rinascita del controtenore come Andreas Scholl,

Aryeh Nussbaum Cohen, 10 anni più giovane degli altri due, è caratterizzato da voce squillante, ricca di armonici, potente, molto agile e chiaro nelle coloriture. E’ senz’altro destinato a ruoli sempre più interessanti per il futuro.

Carlo Vistoli è la nota meno interessante del terzetto, pur dilungandosi in difficile coloriture non sembra avere né la precisione di suono del primo, né la chiarezza e limpidità del suono dell’altro. Si sforza di paragonarsi a Farinelli senza mostrare di avere né qualità vocali, né agilità nelle coloriture.

Un bellissimo concerto rovinato, solo in parte, dalla consueta piatta direzione di un RInaldo Alessandrini sempre preso più da sé stesso che dalla musica di cui, nonostante la celbrità raggiunta, non è mai stato, secondo il mio parere, valido interprete.

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